Città santa della cristianità, Assisi è meta continua dei pellegrini che vogliono vedere i luoghi ove San Francesco nacque, operò e morì. In questo piccolo centro adagiato sui contrafforti del monte Subasio è normale quindi che tutte le cose parlino del Santo, anche quelle forse a lui più lontane.Unitamente alla quasi totalità del suo territorio, Assisi nel 2000 è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Per l’Unesco, costituisce un esempio unico di continuità storica di una città-santuario dalle sue origini umbro-romane e medioevali fino ad oggi.
In gioventù vive in un modo dissipato, divertendosi e sperperando i soldi della famiglia, infatti con i suoi amici pensa solo a divertirsi. Sino a quando scoppia una guerra tra Perugia ed Assisi alla quale Francesco partecipa. Questa esperienza cambierà la sua esistenza: sul campo di guerra assiste ad atrocità infinite, vede la morte con i propri occhi ed entra in una profonda crisi spirituale. Decide di modificare completamente la sua esistenza, di abbandonare i divertimenti e gli svaghi e di dare un senso profondo alla vita: aiutare i poveri, gli ammalati e i deboli. Si presenta al padre e in pubblico gli consegna i vestiti da ricco mercante e si veste di un povero saio; vuole ritornare allo stato naturale senza nessuna ricchezza apparente. Successivamente fonda l’ordine dei frati minori che riceve l’autorizzazione da ben due Papi. Quest’ordine si divide in frati conventuali e frati spirituali.
Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio, Francesco rievocò la nascita di Gesù, facendo una rappresentazione vivente di quell'evento. Secondo le agiografie, durante la Messa, il putto raffigurante il Bambinello avrebbe preso vita più volte tra le braccia di Francesco. Da questo episodio ebbe origine la tradizione del presepe.
Secondo le agiografie, il 14 settembre 1224, due anni prima della morte, mentre si trovava a pregare sul monte della Verna e dopo 40 giorni di digiuno, Francesco avrebbe visto un Serafino crocifisso. Al termine della visione gli sarebbero comparse le stigmate.
.Nel 1226 si trovava alle sorgenti del Topino, presso Nocera Umbra; egli però chiese e ottenne di poter tornare a morire nel suo "luogo santo" preferito: la Porziuncola. Qui la morte lo colse la sera del 3 ottobre.