Sin dai tempi dell'antica Roma le nobili famiglie di Verona erano famose in tutto l'impero per la gustosità dei pranzi che offrivano nel corso di memorabili ricevimenti, ed anche nelle cronache medievali si racconta che i principi Scaligeri sovente alietassero gli ospiti della loro corte con ricche libagioni e squisite pietanze. Nobili famiglie in primis, ma non solo. Sono tutti i veronesi ad amare la buona cucina, qualunque sia il loro ceto. La amano con una passione che nel corso dei secoli hanno saputo elevare ad autentica arte, escogitando con estro e fantasia, piatti squisiti con poveri prodotti.
"Nella terra dove si fa largo uso di vino è opportuno ingerire cibi forti che "tengano" il vino attutendone l'ardore. A tale scopo risponde egregiamente la pasta e fagioli, piatto robusto e massiccio, quasi muscoloso, ruvidamente plebeo escogitato dalla fantasia dei poveri, sempre insuperabile nell'arte di mangiar bene" (Verona a Tavola, 1995)
La pasta e fagioli è un piatto tipico italiano che ha molte varianti regionali. Nella versione veneta e veronese, non si prepara con la pasta corta di grano duro, bensì con la pasta all'uovo come le tagliatelle e i bigoli.