I pici (o pinci) sono il primo piatto della gastronomia senese: grossi spaghetti fatti con la farina di grano tenero, anziché con la semola di grano duro. Era il tipico piatto povero dei contadini, perchè gli ingredienti sono limitati ad acqua e farina. Possono essere fatti a mano, dall'aspetto grossolano ed irregolare, oppure a macchina, con un diametro costante di 3-4 mm, come quelli prodotti dai 20 pastifici delle provincie di Siena e Grosseto, per cui è possibile acquistare pici freschi sfusi direttamente dal produttore o confezionati nei negozi alimentari della zona. Per quanto riguarda il condimento, i contadini si accontentavano ad un pù di olio ed un trito di cipolla, ma si gustano meglio con cacio e pepe, al ragù di nana (è l'appellativo toscano dell'anatra), con sugo di salciccia e funghi oppure salciccia, patate e fagioli, o con i condimenti più gettonati: il cacio e pepe, le briciole di pane oppure il sugo all'aglione, fatto con pomodoro, carote, sedano, cipolla e molto, molto aglio.
I pici sono un primo piatto condito con vari tipi di condimento: quello classico con cacio e pepe, oppure con pomodoro e aglio (pici all'aglione), con briciole di pane (pici alle briciole) ma anche con sugo di anatra oppure sugo di salciccia, patate e fagioli.