La cucina del Lago di Como è duplice: da un lato predominano i sapori legati al lago dall'altro spiccano i gusti tipici della gastronomia collinare e di montagna. Ecco perché la cucina di questo posto vi sembrerà più che mai varia. Montagna e collina sono custodi di quella tradizione povera e genuina che ha i suoi simboli nelle polente taragna, di grano saraceno, o nella polenta uncia.
Il piatto più caratteristico della cucina del lago di Como sono i missoltini o missultin, gli agoni pescati a maggio che vengono privati delle parti interne del pesce, per poi essere messi all’aria aperta a essiccare al sole; poi vengono messi a uno a uno con strati divisi con foglie d’alloro, nella missolta che è un recipiente chiuso da un coperchio di legno gravato di pesi, in modo che i missoltini restino sotto pressione per alcuni mesi. Si degustano dopo una breve cottura su griglia, irrorati d’olio e aceto, accompagnati da una fetta di polenta abbrustolita e vino rosso.
La polenta è la regina della tavola comasca e oltre che di tutto l’arco alpino: si ottiene mischiando e cuocendo farina di mais e di grano saraceno. Accompagna il pesce, le carni, la cacciagione e ideale per i formaggi saporiti. L’antico Piatto quotidiano dei pastori degli alpeggi era polenta e latte. Molto preparata è anche la polenta uncia : un impasto di polenta e formaggio , condita alla fine da un soffritto di burro , aglio ed erba salvia.
Il risotto con filetti di persico è uno tra i piatti lariani più apprezzati, potrebbe essere definito come un elogio alla Lombardia: da un lato il risotto, preparazione di punta nella storia di questa regione, dall’altro il pesce persico di lago.