Il Foro Romano, uno dei siti archeologici più importanti del mondo. Questa ampia area tra il Campidoglio e il Quirinale, bonificata da Tarquinio il Superbo, già a partire dal VI secolo a.C. fu destinato ad accogliere i mercati e la vita pubblica della città. Forum era il termine con cui i romani indicavano la centrale piazza in cui si svolgevano le funzioni amministrative, legali, commerciali e religiose della città.
Attraversato dalla 'Via Sacra', il Foro Romano, in era imperiale, mantenne pressoché inalterata la sua struttura iniziale. Uniche eccezioni furono la costruzione del tempio di Antonino e Faustina, in posizione marginale, e la realizzazione di alcuni monumenti onorari, il più importante dei quali fu l'arco di Settimio Severo. Dopo il Rinascimento - a partire dal quale le aree antiche vennero depredate o utilizzate come gigantesche cave di materiali - l'area fu nuovamente abbandonata, finché si avviò nel Settecento il definitivo processo di recupero delle antichità che portò in luce, soprattutto a partire dagli scavi sistematici dell'Ottocento, questo immenso patrimonio barbaramente depredato e dimenticato per secoli.